mercoledì 18 gennaio 2017

7 anni fa.

Una vecchia foto. Un discorso, su tutt’altro argomento, che dentro di me genera a catena un pensiero dopo l’altro fino a riportarmi con la memoria a quel periodo...
7 anni fa. Razionalmente mi ripeto che è passato tantissimo tempo, che sono cambiate tante cose. Che sono cambiata io, soprattutto. Non lo dico solo per scacciare quei pensieri, è davvero così. Ho fatto un lavoro enorme su me stessa e in fondo sono stata anche brava perché, nonostante non sia stato per niente facile, sono riuscita ad evitare che quegli avvenimenti cancellassero la parte migliore di me, trasformandomi in una persona che non volevo diventare.

…eppure ogni volta che qualcosa, anche di banale, mi riporta con la mente a quel periodo, mi si riempie il cuore di tristezza e paura...

Ma non facciamone un dramma. E’ un momento di debolezza, come capita a tutti. Poi passa.

venerdì 6 gennaio 2017

La Befana, tra sacro e profano.

La Befana è la vecchietta che porta i doni ai bambini (e non solo XD) la notte tra il 5 e il 6 gennaio in corrispondenza della festa cattolica dell’ Epifania. Il nome stesso “Befana” sarebbe uno storpiamento del termine Epifania ma, sebbene esista una tradizione cattolica per spiegare il peregrinare della vecchietta la notte tra il 5 e il 6 gennaio, la sua origine risulta del tutto pagana


Pare che la tradizione della Befana sia legata al cambio delle stagioni e alla tradizione romana, che immaginava le divinità femminili preposte alla fertilità e al raccolto volare sopra i campi a cavallo di una scopa per spazzare via la morte invernale e favorire la rinascita della natura. Questa festa era celebrata 12 giorni dopo la festa del Sol Invictus (25 dicembre) che a sua volta seguiva il solstizio invernale con l’aumento delle ore di luce rispetto a quelle di buio.


Condannate dal cristianesimo, queste figure femminili vennero associate alle streghe (che in origine cavalcavano scope rivolte al contrario) ma la tradizione della vecchietta che portava doni ai bambini superò il veto e si radicò nella tradizione italiana, sopratutto nelle regioni centrali della penisola, dove la Befana appariva comunque come una strega che univa bontà e minaccia in egual misura. Basti pensare che nel territorio della Garfagnana e della Lucchesia i bambini venivano mandati a letto, la notte del 5 gennaio, con un tagliere di legno da tenere sulla pancia per proteggersi da eventuali colpi violenti della Befana.


La figura della Befana è legata in buona parte anche al passaggio dal vecchio al nuovo, legandosi alle tradizioni del nuovo anno che ancora oggi si festeggiano con falò e roghi di fantocci. I roghi del vecchio a favore del nuovo sarebbero anche all’origine della tradizione di dare ai bambini cattivi il carbone piuttosto che i dolciumi che spettano ai bambini bravi.


Successivamente per la Befana è stata istituita una tradizione cattolica legata alla visita del Magi. Questi, dopo essersi persi mentre cercavano il Bambinello, avrebbero chiesto indicazioni ad una vecchia, la quale, pur rispondendo alle domande, si sarebbe rifiutata di seguire i saggi. Pentitasi della scelta, avrebbe preparato dei biscotti e si sarebbe messa in cammino, senza però trovare i re. Da allora vagherebbe la notte tra il 5 e il 6 gennaio, fermandosi ad ogni casa e lasciando dei dolci ai bambini presenti.