lunedì 28 novembre 2016

Il calendario della gentilezza.

Essere gentili è sempre una bella cosa, che sia con un familiare, un amico, un collega, uno sconosciuto per strada…ma anche con noi stessi, non lo dimentichiamo. Da qualche giorno gira su Twitter (ma anche su altri social) con l'hashtag #siigentile questa sorta di “calendario dell’Avvento”, con 25 piccoli spunti (dal 1°dicembre fino a Natale) per fare qualcosa di carino per se stessi e per gli altri. Va da sé che la cosa non dovrebbe esaurirsi col Natale, ma diventare il più possibile uno stile di vita…
A me è sembrata un’idea carina, ed ho pensato di condividerla con voi.


1 dicembre: Condividi questo calendario e incoraggia gli altri a praticare atti di gentilezza

2 dicembre: Sorprendi un amico con la sua barretta di cioccolato preferita


3 dicembre: Quando fai la spesa compra qualche prodotto in più e donalo in beneficenza


4 dicembre: Fai qualcosa di carino per te stesso, che ti faccia ridere


5 dicembre: Sorridi a chiunque oggi, compresi gli estranei


6 dicembre: Offriti di svolgere una commissione per qualcuno che ha bisogno di una mano


7 dicembre: Iscriviti al registro di donatori di organi


8 dicembre: Scrivi un complimento a tre persone


9 dicembre: Scrivi un messaggio positivo su un post-it e attaccalo su uno specchio pubblico o al lavoro


10 dicembre: Concedi a qualcuno la tua piena attenzione: poggia il tuo smartphone e ascolta davvero


11 dicembre: Fai qualcosa di carino per te stessa: una passeggiata rilassante immersa nella natura


12 dicembre: Lascia che qualcuno ti superi nella fila del traffico o di un negozio


13 dicembre: Condividi post positivi sulla tua bacheca social


14 dicembre: Perdona qualcuno verso il quale covi rancore


15 dicembre: Scrivi e invia un grazie a un professore, un amico o a qualcuno che ami


16 dicembre: Sii quello che trasforma una conversazione negativa o un gossip in qualcosa di positivo


17 dicembre: Sorridi e di’ grazie a chi ti offrirà un servizio


18 dicembre: Fai qualcosa di carino per te stesso: danza per casa ascoltando la tua canzone preferita


19 dicembre: Sii positiva per tutto il giorno, di’ solo cose carine a te stessa e agli altri


20 dicembre: Prenditi del tempo per apprezzare qualcuno


21 dicembre: Scrivi e lascia un messaggio carino che possa essere trovato da qualcuno che ami


22 dicembre: Rallegra qualcuno, visita un parente solo o un vicino, anche solo per dire ciao


23 dicembre: Compra un biglietto della lotteria e dallo a un amico, una persona cara o un estraneo


24 dicembre: Metti qualche soldo in una cassetta della beneficenza


25 dicembre: Fai qualcosa di carino per te stesso: trascorri un meraviglioso Natale e ricordati che sei meraviglioso

mercoledì 23 novembre 2016

L'ho fatto.

Ho SCELTO di non andare. Per la prima volta non sono stata costretta dal lavoro ma l'ho proprio deciso io perchè non ne avevo voglia. Questa è la verità. 
E' sfiancante stare a discutere, da piú di un anno, sempre sullo stesso argomento, soprattutto se dall'altra parte non c'è la sensibilitá di capire che ci sono sfere della vita altrui in cui non si ha il diritto di mettere bocca. E' facile giudicare senza conoscere la situazione e seminare zizzania, invece di cercare  di costruire la pace. Per tutto questo tempo ho cercato di costruirla io, perdonando episodi passati e comportandomi con gentilezza e cordialità nei confronti di questa persona, ma non si può costruire la pace con qualcuno che ha deliberatamente deciso di farti la guerra, non perdendo occasione per comportarsi con aggressivitá e cattiveria. Non le farò la guerra a mia volta, innanzitutto perché non ho intenzione di abbassarmi al suo livello e poi perché il mio tempo preferisco impiegarlo in modo più sano e costruttivo che in stupidi attacchi ad una persona che non merita neanche la mia attenzione. Una cosa è certa però: la mia "amicizia" (qui intesa solo nel senso di buona predisposizione d'animo) se l'è definitivamente giocata. 

lunedì 21 novembre 2016

Stalker.

Se rifiuto OGNI tua chiamata, sia sul fisso che sul cellulare…
Se blocco tutti, e dico tutti, i tremila numeri diversi con cui cerchi di chiamarmi a tutte le ore del giorno…

…possibile che non ti sfiori neanche lontanamente il dubbio che io voglia essere lasciata in pace??


lunedì 14 novembre 2016

Cose che non vorresti mai sentire #2

Il tuo capo che, mandando a te e ai tuoi colleghi la scaletta e le disposizioni per un imminente corso di aggiornamento in trasferta (due giorni e una notte), per la serata e notte inserisce espressamente nel programma la dicitura “cena + drinks” (notare la s).

Non solo: nel caso non fosse abbastanza chiaro il concetto, nell’elenco delle cose da portare compare: “vi consiglio di portare una grande bottiglia d’acqua per dopo i drinks”.

Qualcosa mi dice che il tipo in questione abbia brutte intenzioni…e che mi restino due sole opzioni:

  1. Lanciarmi in questa folle serata di movida romana con superalcolici a gogo, affrontando la seconda giornata di corso con i postumi di una sbronza solenne (visto che l’alcool non lo reggo per niente) e prendendomi i più pesanti insulti del mio stomaco, che già in questi giorni lotta con un po’ di gastrite (credo), per la quale, come tutti sanno, l’alcool è un toccasana…
  2. Vincere il premio di Miss Simpatia dichiarando qualcosa tipo “io sono astemia” (anche se non è vero) e ordinare un succo di frutta mentre tutti tracannano Long Island, Angelo Azzurro, Mojito, Cuba Libre etc., salvaguardando almeno il mio fegato e il mio stomaco ed evitando di terminare la serata cantando tutta la Traviata in piedi su un tavolo…
Insomma, per la serie “comunque vada sarà un successo”. 

domenica 13 novembre 2016

Non di solo pane.

Stamattina, in chiesa. Squilla il cellulare della signora seduta dietro di me, con una suoneria in stile “Ufo Robot”.

Pronto?! Wè Sandro (che immagino fosse il figlio o il nipote), sto in chiesa, non posso parlare…Senti, allora vieni oggi a pranzo?... Ti ho fatto il ragù…Te l’ho fatto proprio come piace a te, così ti ci puoi fare anche la scarpetta…

Al catechismo non mi avevano mai spiegato che all’evangelico “non di solo pane vive l’uomo” seguisse “ma anche del ragù per fare la scarpetta”.